La rivista era stata fondata e diretta a Firenze da A. Carocci, ebbe come condirettori G. Ferrata (1929-30) e A. Bonsanti (1930-33). Una rivista eclettica, oscillante tra il rigore formale de «La Ronda» e il moralismo del gobettiano «Baretti». In contrasto con l'autarchia culturale predicata dal fascismo, vi fu una grossa apertura verso le esperienze europee: si recensirono tempestivamente i libri di P. Valéry, E. Hemingway, A. Gide, A. Malraux; si stamparono traduzioni di T.S. Eliot, J. Joyce, R.M. Rilke.
Si cercò di valorizzare autori del novecento italiano dedicando numeri unici a Saba, Svevo, Tozzi. Dal 1930 ci fu una maggiore attenzione verso i giovani scrittori, come Vittorini. Gli interventi di N. Chiaromonte, U. Morra e G. Noventa sulla responsabilità storica del letterato allarmarono la censura che sequestrò alcuni numeri della rivista, tra cui quello del marzo-aprile 1934 contenente testi giudicati contrari alla morale, come "Il garofano rosso" di Vittorini.
Furono collaboratori della rivista G. Contini, G. Debenedetti, C.E. Gadda, Montale, R. Franchi, G. Raimondi, S. Solmi, Bacchelli, Antonio Baldini, A. Consiglio. Nelle Edizioni Solaria furono pubblicati testi di Saba, Gadda, Vittorini, A. Loria, Quasimodo, Pavese. Di tutti gli autori che si mossero variamente in questi anni, gli unici che "rimasero" (ri-letti dalle generazioni successive di lettori) rimasero Dino Campagna, Vincenzo Cardarelli,Riccardo Bacchelli.
Queste foto sono tratte dall'archivio della famiglia Enrico Pezzi che dispone di numerose foto d'epoca in originale che coprono il periodo della vita del Gen. Enrico Pezzi (1897-1942). Tale contributo vuole essere un riconoscente omaggio al "Generale Soldato", appassionato del volo e della fotografia.
Florence in the '30 Photogalley
SIto ufficiale: http://www.enricopezzi.it
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