Copre circa un ettaro di terreno terrazzato dal quale si gode una splendida vista panoramica della città, racchiuso fra l'attuale viale Poggi, via di San Salvatore, e via dei Bastioni. Già appartenuto a una villetta di proprietà dei Padri Filippini,e denominato podere di San Francesco, venne poi spartito a terrazzamenti da Attilio Pucci che utilizzò la sua posizione e i muri di sostegno delle terrazze per dar vita ad una collezione di rose.
Nel 1895 il giardino venne aperto al pubblico durante la Festa delle Arti e dei Fiori che la Società di Belle Arti e la Società Italiana di Orticoltura iniziarono a tenere ogni mese di maggio. Costruito secondo il modello alla francese ha un ambiente naturale bucolico, ma allo stesso tempo razionalizzato. Di particolare interesse è l'impianto di irrigazione, formato da una cisterna posta in alto, in prossimità del piazzale, e da una conduttura che porta l'acqua fino alle numerose prese in giardino.
Nel 1998, il Giardino si è arricchito di uno spazio donato dall'architetto giapponese Yasuo Kitayama, un'oasi giapponese Shorai, donata a Firenze dalla città gemellata di Kyoto e dal tempio Zen Kodai-Ji.
Oggi il giardino conta circa 1000 varietà botaniche con ben 350 specie di rose antiche. È aperto soltanto dal primo maggio al 15 giugno ogni anno, mentre nel resto dell'anno è frequestato solo dagli orticoltori. |