La prestigiosa collezione di grandi bronzi annovera fra l'altro la celeberrima Chimera, trovata ad Arezzo nel 1553; l'Arringatore, statua bronzea dell'etrusco Aule Meteli; e notissimi bronzi, quali l'Idolino, trovato a Pesaro nel 1530, la colossale testa di cavallo, modello per molte statue equestri d'età rinascimentale, le teste di poeti e filosofi greci dalle acque della Meloria e un torso della prima età classica, anch'esso proveniente dal mare di Livorno.
Altrettanto ricca e prestigiosa la collezione di ceramica attica figurata in cui spicca il grande cratere a figure nere noto come "Vaso François", firmato dal vasaio Ergòtimos e dal pittore Kleitìas (570 a.C. circa).
Il Museo accoglie anche una ricca collezione di sculture in marmo di cui fanno parte due koùroi arcaici greci, gli unici esistenti nell'Italia continentale, acquisiti al Museo da L. A. Milani insieme a numerose statue, per lo più varianti o copie ellenistico-romane di importanti originali greci. Non meno rilevante risulta la raccolta di sculture etrusche, di carattere funerario: urne cinerarie chiusine o volterrane, e sarcofagi in pietra e marmo fra cui il notissimo sarcofago dipinto detto "delle Amazzoni" (350-25 a.C.).
Di notevole pregio e ampiezza risulta, infine, l'adiacente Museo Egizio (vasi, sculture, sarcofagi con mummie, papiri), secondo in Italia solo a quello di Torino. |