Diretta con passione dal dott. Fabrizio Moretti, è presente alle più prestigiose manifestazioni antiquarie in Europa e negli Stati Uniti, tra le quali meritano di essere ricordate il Tefaf - Maastrict, il The International Fine Art Fair - New York ed il Pavillon des Antiquaires et des Beux-arts di Parigi.
Nel 2001 la mostra Pittori attivi in Toscana dal Trecento al Settecento ha segnato l'ampliamento della specializzazione anche alla pittura italiana fino al XVII secolo. Da Ambrogio Lorenzetti a Sandro Botticelli dove hanno aperto la rassegna un superbo trittico di Taddeo Gaddi, strutturale e volumetrico, stretto seguace di Giotto e un’imponente raffigurazione della Madonna col Bambino, realizzata da Ambrogio Lorenzetti, uno dei più celebrati ed emblematici pittori senesi della prima metà del Trecento.
Il Quattrocento, grand Siécle della Firenze medicea e umanistica, è rappresentato da un raffinato lavoro giovanile di Francesco Botticini, per raccontarci poi diversi milieux artistici italiani tramite il raro genovese Giovanni Mazone e una sofisticata Adorazione del Bambino del senese Pietro di Francesco Orioli. Costante impegno di studio e di ricerca ha permesso nel settembre del 2005 di presentare la nuova esposizione: da Allegretto Nuzi a Pietro Perugino.
Si sono potute ammirare la Santa Caterina d’Alessandria di Pietro Vannucci detto il Perugino, che rientra in Italia dopo una permanenza secolare all’estero. E’ una pregevolissima tavola che faceva parte di quella che per secoli è stata la più grande pala d’altare mai realizzata.
Collocata al centro della chiesa della Santissima Annunziata di Firenze, era originariamente formata da sette dipinti tuttora esistenti che oggi sono divisi tra il Museo dell’Accademia di Firenze, la chiesa fiorentina ed il Metropolitan Museum of Art di New York e il cui recupero permetterà, in una prossima mostra sul Perugino, la riunificazione con le altre e una ricostruzione dell’altare originale.
Altra importante acquisizione avvenuta è stata la piccola ma ispirata opera di Tommaso di Cristofano detto Masolino il San Giovanni Battista. Tra le altre opere presentare merita indubbiamente una citazione Natività di Cristo del Maestro dell’Annunciazione Spinola, pittore fiorentino allievo di Giotto attivo nel secondo decennio del Trecento proviene da una importante collezione straniera, e già facente parte di una piccola serie di dipinti su tavola che erano stati raggruppati da Roberto Longhi nel suo famoso saggio su Stefano Fiorentino.
E inoltre opere di autori rari da reperire sul mercato privato, delizia per studiosi e collezionisti raffinati sia pubblici che privati, quali il Ritratto di giovane di Francesco Botticini, o la Madonna in trono di Bernardino Zaganelli. |